Ordine di Santa Isabella di Aragona

REAL ORDINE DI SANTA ISABELLA DI ARAGONA

A SUA ALTEZZA REALE

DON FRANCESCO PATERNO’ CASTELLO E GUTTADAURO
AYERBE ARAGONA
DUCA DI PERPIGNANO, PRINCIPE D’EMMANUEL ecc. ecc.,
CAPO DI NOME E D’ARMI DELLA DINASTIA PATERNO’ CASTELLO GUTTADAURO AYERBE ARAGONA
SOVRANO DI TUTTI GLI ORDINI NELLA SUA COLLAZIONE

La proposta leale del servo umilissimo di Sua Altezza Reale

Stephen Screech SGDC Gr.Coll.MOC

Principe di Monte Sant’Angelo

Cancelliere della Curia Regis di Sua Altezza Reale ecc.

PROPOSTA PER L’ISTITUZIONE DI UN REAL ORDINE AL MERITO

E’ ben saputo che nella collazione del Capo di Nome e d’Armi della Real e Sovrana Casa d’Aragona, detta anche Casa Paternò Ayerbe Aragona, si trovano varii ordini dinastici e cavallereschi, notabilmente il vetusto ed insigne Militare Ordine del Collare di Sant’Agata dei Paternò dedicato alla Santa Vergine e Martire Agata, Patrona della Real Casa Paternò come pure della Città loro Sede d’Esilio e anche venerata dagli avi di Sua Altezza, i re d’Aragona ed i conti di Barcellona i quali le dedicarano la Cappella Reale del loro palazzo a Barcellona, ma anche il Real Ordine Aragonese dei Cavalieri di San Giorgio e della Doppia Corona, l’Ordine della Real Corona delle Baleari, il Real Ordine di Giacomo I d’Aragona e l’Ordine di San Salvatore d’Aragona.

Con il trascorrere dei secoli gli scopi bellicosi di questi venerabili ordini cavallereschi nella Sua Real collazione si convertirono inevitabilmente in onorifici e caritatevoli ma le loro tradizioni, insegne, statuti eccetera rimasero comunque fedeli alle fondazioni militareschi che diedero loro luce.

Vi è ampia e documentata evidenza, conservata sempre nella Real Cancelleria della Corona di Aragona in Barcellona, che Raimondo Berengario II conte di Barcellona, avo illustrissimo di Sua Altezza Reale, fondò perfino un ordine militare e cavalleresco esclusivamente per dame, il cosidetto Ordine della Dame della Scure o delle Cavalleresse dell’Ascia.

Nel 1149 Raimondo Berengario II conte di Barcellona istituì l’Ordine sia dell’Ascia o della Scure per onorare e ricompensare lo straordinario coraggio mostrato da donne della città catalana di Tortosa che avevano assistito i combattenti contro l’assalto dei Mori. Quest’Ordine, la cui divisa era un’ascia o una scure di panno scarlatto ricamata sulla parte sinistra dell’abito, donde il suo nome, era chiamato anche del Passatempo. In tutti i modi era un ordine di circostanza che ebbe breve durata.[1]

Avendo stabilito pertanto senza alcun dubbio che perfino in tempi antichissimi della Real Casa di Aragona o di Barcellona i Suoi avi reali si compiacerono ad istituire un real ordine cavalleresco e dinastico esclusivamente per donne, proponiamo ora alla Sua sottile considerazione che i tempi sono nuovamente opportuni all’istituzione di un tale ordine ma, suggerendovi umilmente e particolarmente, un ordine di merito in ricompensa alle graziose virtù di particolarmente leali aderenti femminili.

Non esiste paragone più nobile, più eccellente di queste virtù graziose che la Vostra cugina Isabella (sia Isabel nella lingua spagnuola), Santa della Chiesa Romana Cattolica ed Apostolica, Regina Consorte di Portogallo e Principessa della Real Casa di Aragona, figlia del Suo avo Pietro III di Aragona che era pure fratello di quello Giacomo di Ayerbe da cui discende la sovrana dinastia di Paternò Ayerbe Aragona in cui rimangono tutti i diritti, i privilegi e le pretensioni sovrani e dinastiche dei re d’Aragona e di Maiorca, attualmente riposando nella Sua Real persona. Non c’è Patrona più adatta per dare il suo nome ad un ordine al merito per onorare le dame che servano cospiscuamente la Vostra Real Casa.

Isabella di Aragona nacque nel 1271 a Saragozza, capitale del regno di Aragona, essendo figlia di Pietro III re di questo paese e pure conte di Barcellona, e di Costanza nipote dell’imperatore Federico II. Le diedero il nome di Isabella in onore della sua zia la Santa Regina, Isabella d’Ungaria, come pure sua madrina. A dodici anni, già ragazza molto seria e devota, andò in sposa a Dionigi re di Portogallo il 2 febbraio del 1282 per procura nella Cappella di Santa Agata del palazzo reale a Barcellona e poi in persona il 24 giugno a Trancosa in Portogallo.

Dionigi fu un ottimo re per il suo paese venendo chiamato il Re Lavoratore, seppure conducesse una vita personale sregolata e dissoluta che la Santa Regina sosteneva con molta difficoltà. Continuando gli esercizi spirituali della sua gioventù Isabella tentava di acquistare l’affetto di suo marito per tenerezza straordinaria comprensione e perdono. La regina soleva visitare gli anziani, gli indigenti, e le famiglie più povere del regno, distribuendo loro denaro dell’Erario Reale per comprare cibo e indumenti. Sospettando ingiustamente le opere caritatevoli della regina il re la spiò e, furioso, chiese vendetta, però nel momento di mostrare al re le monete queste si convertirono in rose.

I reali sposi ebbero due figli, Costanza regina di Castiglia e Alfonso IV re di Portogallo. Il principe ereditario risentì tanto l’indulgenza del padre ai figli illegittimi che si ribellò contro il re nel 1323. La regina s’interpose letteralmente nel campo di battaglia fra il marito ed il figlio e gli eserciti. Come anche nel 1336 si distinse per la sua opera di pacificazione fra Alfonso IV re di Portogallo suo figlio e Alfonso XI, re di Castiglia suo nipote. Malgrado vecchia età e malattia si afrettò a Estremoz fermando le ostilità e sistemando il trattato di pace. Ma lo stremo provocò la malattia finale morendo di una febbre il giorno seguente in possessa della gioia celeste e incoraggiando al figlio di seguire una vita di santità e di pace.

Alla morte del marito si era ritirata fra le Terziarie francescane a Coimbra dove ancor oggi riposa il suo corpo incorrotto. Fu canonizzata da papa Urbano VIII nel 1625. La sua festa si celebra attualmente il 4 luglio (nel passato il 8 luglio). Normalemente la Santa Regina è dipinta con il nimbo di santa, con la corona di regina e con il velo di suore Terziaria francescana.

Sin dai primordi ogni ente, ordini inclusi, nella collazione della Real Casa di Aragona ebbe come Capo di Nome de d’Armi della Real Casa il maestro supremo o sovrano. Nondimeno un Ordine particolarmente istituito per donne chiamate dall’esempio di virtù e gentilezza di Santa Isabella, se stessa consorte di re, dovrebbe pertanto avere come capo Sua Altezza Reale la Principessa Consorte del Capo della Real Casa di Aragona.

A seguito la mia umile proposta a Sua Altezza Reale che oso continuare a sottommettere come un progetto per gli statuti di tale ordine.

 

Io Donna Giuseppa per grazia di Dio Principessa d’Aragona faccio sapere a coloro i quali vedranno questo editto che il Principe Don Francesco Paternò Castello e Guttadauro Ayerbe Aragona, Duca di Perpignano e Principe d’Emmanuel, mio signore e consorte mi autorizzò a dare statuti al Real Ordine di Santa Isabella di Aragona che si benignò a creare ed erigere col seguente decreto:”Visto il rapporto di Sua Eccellenza il Cancelliere della Curia Regis ed avendolo preso in dovuta considerazione, siamo dell’opinione che Noi necessitiamo di un ordine di merito per onorare le virtù femminili e per rincompensare i servizi gentili renditi a Nostra Real Persona ed alla Nostra Casa.

Avendo istituito e fondato addì il Real Ordine di Santa Isabella di Aragona ad istanza della Principessa mia molto amata ed aprezzata Consorte (che deve nominarne le dame componenti) allo scopo di dare un pegno duraturo dell’antica devozione che esiste in questa mia Famiglia ed in quei regni di miei avi fin dalla Regina Santa, mi sono degnato autorizzare la Principessa perché determini le insegne, il numero e la qualità delle dame, i loro doveri e quelli del segretario da scegliere, ed emetta altri statuti che le piacerà dar allo stesso Ordine, ed ordino che puntualmente ed integralmente si osservi quanto la Principessa ordinerà a questo riguardo.

In Nostro Sede d’Esilio a Catania, addì il 5 febbrio 2003

Francesco”

Usando ora delle facoltà concessemi, mi degno di determinare gli statuti che seguono ed ordino che si osservino e rispettino le disposizioni o regole che in essi si contengono.

  1. Quest’ Ordine terrà per nome o designazione Il Real Ordine di Santa Isabella di Aragona o Ordine di Santa Isabella.
  2. Il Sovrano dell’Ordine è sempre il Capo di Nome e d’Armi della Dinastia Paternò Castello Guttadauro Ayerbe Aragona.
  3. La Gran Maestra dell’Ordine è la Consorte del Capo della suddetta Dinastia.
  4. L’Ordine è diviso in due classi : Dame Compagne (Prima Classe) e Dame (Seconda Classe). La Prima Classe dell’Ordine sarà composta, oltre agli individui e le persone attenenti alla Real Famiglia ed il Cancelliere dei Real Ordini, di trenta Dame Compagne da nominare dalla Gran Maestra le quali formano una Corte d’Onore al servizio della Principessa Consorte. La Seconda Classe sarà composta di sessanta Dame da nominare dalla Gran Maestra sulla base di virtù cospicue e servizi notabili forniti alla Real Casa del Principe mio signore o di atti di merito o beneficenza eccezionale, non essendo mia real intenzione aumentare questi numeri senza speciali ed eccezionali ragioni.
  5. Terrà per insegna o decorazione per la Dame Compagne della Prima Classe dell’Ordine una medaglia ovale d’oro con l’immagine di S. Isabella con il nimbo, la corona ed il velo da una parte e dall’ altra parte le lettere iniziali S.I.A.O.P.N., cioè: Sancta Isabella Aragonae Ora Pro Nobis o sia Santa Isabella di Aragona Prega Per Noi, sormontate dello stemma di Aragona e la corona reale. Per le Dame della Seconda Classe dell’Ordine la medaglia sarà di argento. Questa medaglia sarà portata pendente ad un fermaglio di nastro di 50mm. di seta moiré color di rosa in onore del miracolo delle rose al lato sinistro sopra il vestito ed in tal guisa si userà nelle feste dell’Ordine o nelle altre feste della Real Casa d’Aragona o nelle feste degli altri Ordini di colui.
  6. L’insegna della Gran Maestra dell’Ordine sarà la stessa medaglia di oro portata pendente ad una fascia di seta moiré color di rosa in bandoliera dal lato diritto al sinistro sopra il vestito.
  7. Le Dame Compagne e le Dame da annoversarsi in quest’Ordine dovranno avere venti-cinque anni compiuti, sola eccezione le persone attenenti alla Real Famiglia od alla mia paterna Famiglia Principesca.
  8. Nelle festività di Santa Isabella e di San Giuseppe onererò le Dame Compagne e le Dame dell’Ordine con auguri particolari.
  9. Nel giorno di Santa Isabella, protettrice di quest’Ordine, il cappellano onorario del’Ordine che sarà normalmente il Revo. Parocco di Nostra chiesa Familiare di Santa Maria di Gesù in Catania celebrerà la Santa Messa per le intenzioni generali dei membri vivi e defunti dell’Ordine.
  10. Il Cancelliere dell’Ordine, che dovrò nominare ma normalmente sarà il Cancelliere degli Ordini della Real Casa d’Aragona, terrà di sua responsibilità l’archivio di esso e pel cui saranno communicate le mie reali determinazioni.

Questi sono gli statuti che per ora ordino di osservare, riservandomi ampliarli, revocarli e farne altri nuovi come meglio converrà al maggior lustro e vantaggi dell’Ordine.

Dato in Catania, addì il 19 marzo 2003

Giuseppina, P.

Io la Principessa Giuseppa Paternò Castello e Guttadauro Ayerbe Aragona Duchessa di Perpignano, Principessa d’Emmanuel

Gran Maestra del Real Ordine di Santa Isabella di Aragona


  1. ^ STORIA DEGLI ORDINI CAVALLERESCHI, Licurgo Cappelletti, 1904; ORDINI CAVALERESCHI ANTICHI E MODERNI, Duca Raffaele Cumo, 1894; DICTIONNAIRE HISTORIQUE DES ORDRES DE LA CHEVALERIE, H. Gourdon de Genouilac, 1860; HISTORY OF EARLY ORDERS OF KNIGHTHOOD & CHIVALRY, D. G. Neville, 1978.