Cerimonia di Creazione di un Ufficiale d’Armi

Cerimonia di Creazione di un Ufficiale d’Armi

Dagli tempi più remoti c’era l’abitudine di creare ufficiale d’armi, cioè re d’armi, araldi, e attendenti d’armi, per Lettere Patenti seguito da speziale cerimonia di creazione, quasi un tipo di battesimo o ordenazione sacerdotale. Da allora in poi queste cerimonie di creazioni separavano d’ufficiale dagli altri uomini, faccendo la sua persona sacrosanto quando vestito dal tabarro e erano vicino a un sacramento ottavo. Nel 1408 ricordò Re d’Armi Angio l’incoronazione di Charlot come Re d’Armi Francia da Carlo V (ob. 1380): «una festa grande e nobile». Dice pure che aveva sentito che il re d’Inghilterra festeva anche più l’incoronazione di suo proprio araldo principale.

In Inghilterra ungevano sempre i nuovi ufficiali d’arma con vino alla maniera tradizionale nel settecento, quando comunque cadò la tradizione in dissuetudine. Il Conte Marisciallo accordò ravvivere la cerimonia nel 1953 e il proggetto fu stabilito ma mai adiemputo infatti. Più recentemente, nel 1976 John Charles Grossmith George fu creato Attendente Garioch alla contessa di Mar in Scozia, utilizzando la cerimonia tradizionale.

La cerimonia attuale del Collegio Aragonese per creare un Ufficiale d’Armi è basata sulla cerimonia suddetta e su quella di Charles Mawson (Attendente d’Armi Lione Bianca, 1680 ; Attendente Croce Rossa, 1686 ; Araldo Chester, 1690) e altri esempii come varii precedenti aragonesi degli ultimi decenni.

Al giorno d’oggi un ufficiale d’armi non ha conseguenza particolare nella vita odierna e la sua posizione non gli fornisce precedenza speciale nel mondo ma, quando vestito nel suo tabarro, immediatamente diventa la persona del Principe di cui porta il tabarro. Dunque qualcuno chi lo tocca tocca il suo Principe. Quindi si veste nel tabarro solamente quando strettamente necessario e vestito così mantiene la distanza dagli altri per evitare insulti inconsapevoli al suo Principe.

Nel corso della cerimonia di creazione il nuovo ufficiale è vestito dal tabarro ; riceve nel mano la verga bianca ; è unto sulla fronte di vina da copa d’argento e si dicono le parole tradizionali: «Ricevete questo tabarro e così vestito che Dio Vi infonda di conoscimento e sapienzia» «Ricivete questa verga di ufficio e che Dio da Qui scendono ogni buon consiglio e ogni buono opera, Vi aiuta e Vi dirige nell’ufficio adesso consegnato. Sia forte e di buon coraggio» «Accettate questa copa in segno di Vostra carica». Da sua parte promette «portare nessuna calunnia e spargere nessuna maldicenza» e «servire solamente la causa di vero amore e cavalleria» e «conformarsi sempre alle leggi antichi d’armi».