Collegio d’Armi

Real Collegio d’Armi Aragonese

Retroscena

Nell’inizio dell’epoca medievale la proclamazione e l’organizzazione dei tornei erano la carica principale degli araldi. Schieravano e introducevano i combattenti e registravano i risultati. Da quello derivano ambe le due cariche moderne di organizzare cerimonie e farsi esperti in araldica. I cavalieri chi participavano nei tornei si identificavano per gli armi visibili sui scudi e per i cimieri sugli elmi. Scudi e elmi somigliamente identificabili si usavano in guerra. Gli araldi ne acquistarano presto la perizia e diventarono risponsabili per la registrazione e poi il controllo degli armi.

Perche tra poco erano gli stemme ereditarii, la genealogia entrò fra le destrezze degli araldi. L’uso di armi sul campo di torneo o di battaglia era sempre meno importante ma nello stesso tempo cresceva l’uso in circonstanze civili, sociali ed eventualmente antiquarii.

In epoca medievale gli araldi erano impiegati nel servizio del monarca ma anche di certi grandi nobili, come pure alcune città importanti e territorii in Europa continentale. Nel duecento gli araldi già erano componente stabile nella casa reale e forse ancora nel secolo precedente. In questo aspetto Inghilterra era nell’avanguardia ove gli araldi reali avevano loro proprio sigillo da almeno 1420 e funzionavano quasi come ente corporativo. Altri paesi — Francia, Scozia, Aragona — pronto seguirono l’esempio. Nel 1484 agli araldi inglesi fu concesso il Statuto reale ed anche una residenza reale ove depositare l’archivo. Lo stato sociale degli araldi si alzò inevitabilmente e tra poco il monarca li spediva nelle missioni diplomatiche le più importanti e delicate.

Fra poco gli ufficiali di quelli collegi d’armi furono graduati come attendente chi erano tipo di allievo, araldo vero e proprio e re d’armi chi era l’araldo superiore e forse con risponsibilità territoriali. Quando fu universalmente accettato che gli armi nobili dovevano essere concessi o conosciuti da un collegio d’armi stabilito da un fons honorum, solamente un re d’armi poteva emettere tale concessione o tal conoscimento. Spesso uno dei re d’armi aveva la superiorità fra i suoi confratelli come presidente effettivo del collegio. Gli ufficiali araldici sono istallati in una cerimonia formale nella quale sono attribuito un predicato per il quale sono conosciuti d’ora innanzi. Nella tradizione i re d’armi hanno come predicato un terreno del monarca, gli araldi una città e gli attendenti un attributo araldico del monarca.

Infatti uno dei più famosi araldi di tutta l’epoca medievale era l’Araldo Sicilia (Jean Courtois, ob. 1436) chi era l’araldo superiore del re d’Aragona, Sicilia, Catalogna, Valenza, Maiorca, Corsica e Sardegna. Prima lavorava come araldo del nobile Pietro di Lussemburgo conte di Saint-Pol. Scrivò e pubblicò una opera veramente innovativa chiamata “Le Blason des Couleurs en Armes, Livrées et Devises” che codificò un sistema di tinture, planete e carbonchi, le virtù, metalli, mesi, i segni dello zodiaco, e giorni della settimana fra altri elementi che fu nelle buone grazie in periodo quando simbolismo complicato entrò in ogni aspetto di araldica. Fino al momento attuale rimangono traccie della sua opera e sopratutto nel disegno di stemme nuovi.

Il Collegio Attuale

Il Real Collegio d’Armi Aragonese è modellato sugli altri collegi. E’ un ente corporativo fondato e proveduto da principe soverano, precisamente il Capo della Real Casa d’Aragona, Maiorca e Sicilia da chi furono emessi gli Statuti. Si compori di re d’armi — fra i quali uno è il presidente — araldi e attendenti d’armi.

Il Collegio fu riorganizzato e effetivamente ristabilito nel 1987 in gran parte a causa delle fatiche del fu don James Frere FSA, marchese de la Uniòn, chi come Araldo Chester nel Collegio d’Armi Inglese aveva carico importante nelle cerimonie d’incoronazione di Giorgio VI e Elisabetta II. Il marchese Frere redigiò gli nuovi Statuti del Collegio Aragonese emessi in 1987.

I doveri del Collegio includono:

  • Registrare ed elencare Armi e Genealogie di Famiglie Nobili, Titolate ed Armigere, concessi, conosciuti e confirmati dal Capo della Casa d’Aragona, Maiorca e Sicilia
  • Emettere Diplomi di Titolo o d’Armi e proporre e supplicare Titoli di Nobiltà
  • Dopo ricevuto di Petizione, attribuire per Lettere Patenti la Concessione d’Armi e l’Aumento d’Armi
  • Emettere certificati di Alberi Genealogichi
  • Sistemare Regole, Cerimoniali, Precedenze e Forme di Protocollo ad usare nel Corte e nelle istituzioni aragonesi
  • Collaborare col Marisciallo del Militare Ordine del Collare di Sant’Agata dei Paternò nell’osservanza dei Regolamenti su Insegne ed Uniformi e sul Cerimoniale e l’Araldica di stesso Ordine
  • Nominare ufficiali del Collegio per Letter Patenti

Quando esercitando le funzioni cerimoniali gli ufficiali del Collegio portano gli Armi della Real Casa sia in forma di tabarro di tessuto prezioso or sia in forma di gioello araldico di oro smaltato. Gli Armi suddetti sono quella della Dinastia di Paternò Castello Guttadauro nella quale è sceso il rango di Capo della Real Casa d’Aragona, Maiorca e Sicilia. Sia in tabarro o portando il gioello araldico il re d’armi porta scettro di oro o argento dorato e l’araldo la verga tradizionale di legno bianco.